Nella tragica estate del 1943 il litorale ragusano che andava dalla foce del fiume Dirillo a Punta Braccetto era presidiata dal 178° reggimento fanteria costiera, in funzione antisbarco. A supporto di questa unità c’erano vari reparti di artiglieria, di mortai e di mitraglieri, tra cui la 537a compagnia mitraglieri della Guardia alla Frontiera.
I militari in forza alla compagnia erano quasi tutti del centro-nord, ma il comandante era della provincia di Ragusa. Si trattava del tenente di complemento Vincenzo Ottaviano, già capomanipolo della milizia, nato a Biscari nel 1900, il quale, appena diciottenne, aveva combattuto sul fronte del Piave. Ottaviano viveva a Biscari, comune che da poco aveva modificato il nome in Acate, dove era impiegato quale dipendente comunale, era membro del Direttorio del Fascio ed era stato comandante del Fascio Giovanile. Nel verbale d’interrogatorio quale prigioniero di guerra rientrato in Italia nel novembre del 1945, risulta che era ammogliato ed era padre di un bambino e una bambina.
All’entrata dell’Italia nel conflitto, Ottaviano era stato richiamato nell’esercito e destinato al 389° battaglione fanteria costiera di Scoglitti. Il 15 giugno 1943, appena 25 giorni prima dello sbarco anglo-americano in Sicilia, era stato posto al comando della 537a cp mitraglieri da posizione della GaF. La Guardia alla Frontiera era un corpo del Regio Esercito fondato nel 1934 che aveva il compito di difendere le frontiere nazionali, ed era formato da unità di artiglieria, genio e fanteria.
La 537a cp mitraglieri dipendeva tatticamente dal 501° battaglione costiero che aveva il comando presso la Fattoria Randello. Dei quattro plotoni, uno presidiava il posto di blocco sulla rotabile Scoglitti-S. Croce Camerina. Delle otto mitragliatrici che la compagnia aveva in dotazione, quattro erano in linea in altrettante postazioni, le altre quattro erano in un caposaldo un po’ arretrato. Nei pressi del comando di compagnia c’era la 288a batteria da 155/36 di preda bellica, schierata a Capo Camarina, ma ancora priva di munizioni, tanto che al momento dello sbarco gli artiglieri furono fatti ripiegare in rinforzo al posto di blocco nr. 380 dell’incrocio Scoglitti – Comiso – S. Croce Camerina.
La notte tra il 9 e il 10 luglio Ottaviano ricevette la notizia che sul territorio erano stati lanciati numerosi gruppi di paracadutisti americani. Alle ore 3 la flotta nemica iniziò il fuoco contro la costa ragusana. All’alba, dall’altura in cui si trovava il comando della compagnia, Ottaviano poté scorgere l’imponente schieramento di navi nemiche e un intenso movimento di mezzi da sbarco verso la costa.
Ottaviano fece iniziare il fuoco dalle sue armi automatiche a mezzogiorno circa, costringendo i mezzi da sbarco che aveva di fronte a deviare. Lo sbarco nemico riuscì invece poco a nord-ovest di Punta Braccetto, dove gli americani si impossessarono del caposaldo e penetrarono verso l’interno.
Verso le 13,30 elementi nemici avanzavano verso il comando compagnia, appoggiati da velivoli che a volo radente mitragliarono le postazioni e il comando. Le perdite tra i mitraglieri della 537a cp furono gravi: 7-8 morti e molti feriti. Il reparto di fanteria americano aggirò la posizione e attaccò col fuoco di armi automatiche, catturandone i difensori superstiti. Nella confusione dello scontro, Ottaviano riuscì a sfuggire alla cattura e raggiunse un plotone del 501° battaglione. L’indomani all’alba il plotone fu aggirato a catturato da truppe corazzate americane.
Il tenente Vincenzo Ottaviano fu deportato in un campo di prigionia del Missouri. Liberato alla fine del conflitto, rientrò in patria il 23 novembre 1945.
Caduti della 537a cp mitraglieri da posizione GaF:
Cap. magg. D’Andrea Mario, 24-09-1907 Ascoli Piceno.
Fante De Conti Luigi, 03-12-1919 Vittorio Veneto (TV).
Fante Fagian Giuseppe, 01-01-1920 Venezia.
Fante Fuselli Oreste, 01-05-1907 Petriolo (MC).
Fante Gabusi Giovanni, 12-08-1912 Pertica Alta (BS).
Fante Galvani Aldo, 10-01-1907 Bergantino (RO).
Fante Giombini Elio, 02-03-1907 Ostra (AN).
Fante Scaranto Umberto, 15-04-1923 Baone (PD).
C.le Tavano Marco, 22-09-1907 Lestizza (UD).
Domenico Anfora