Presso la Biblioteca Comunale di Vizzini (CT) presentazione del romanzo storico

Calatafimi: la battaglia che fece l’Italia! Ma perché questa battaglia, in verità già è azzardato chiamarla così visto che in definitiva potrebbe esser definita poco più di una scaramuccia, se non si inserisse in quella storica Spedizione dei Mille che ha dato la decisiva spinta all’unità, perché dicevamo questo scontro ha assunto una tale importanza? Non certo per la durata, poco più di due ore complessive è stato il tempo del combattimento; non certo per i materiali requisiti agli sconfitti, un cannone e qualche fucile, o per i territori conquistati, un poggio, una collinetta, che poco aveva di strategico se non la possibilità per le truppe borboniche di tagliare la strada ai Garibaldini, e allora perché? A questa domanda, che ovviamente molti storici si sono già posti, cerca di dare una risposta anche il nostro autore ponendo l’accento sulla palese sottovalutazione da parte dei comandanti borbonici, e sul fatto che lungi dal muoversi all’unisono e come un corpo unico, l’esercito di Franceschiello si dimostrò disorganizzato dalle invidie tra generali e dalla corruzione piemontese.

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La battaglia degli Iblei. 9-16 luglio 1943 di Domenico Anfora | CartaceoPubblicità