DOMENICO ANFORA “IL NARRATORE DI STORIA”
L’ Italia contemporanea e della seconda parte del Novecento ha prodotto storici prestigiosi che hanno pubblicato studi divenuti pietre angolari della ricerca. Basta fare alcuni nomi come Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Renzo De Felice, Angelo Del Boca per comprendere lo spessore dei nostri storici.
Il ricercatore universitario e lo storico di fama hanno di solito una visione globale con la quale, se riescono a illustrare una prospettiva d’insieme efficace, hanno difficolta a cogliere i particolari e le informazioni localistiche. È quello il momento in cui entra in scena il ricercatore storico locale, spesso dilettante, che conosce bene il territorio, che coglie le storie particolari, che presenta personaggi che altrimenti sarebbero ignorati dalla storia. Questo saper cogliere le sfumature dei fatti, tramite lo studio di documenti, le interviste di testimoni, la scoperta di foto nascoste nei cassetti, le ricognizioni sui luoghi, permette di poter leggere con più chiarezza le chiavi di lettura delle vicende storiche, che spesso si celano nei particolari.
Uno di questi ricercatori locali è il 1° luogotenente dell’Aeronautica Militare Domenico Anfora, ormai da anni socio dell’ Associazione Culturale Lamba Doria, la quale ha anche pubblicato alcuni suoi testi. Anfora, utilizzando soprattutto i documenti degli archivi militari e le testimonianze di anziani, ha tracciato un sentiero narrativo che parte dal Risorgimento e termina nell’attualità. Si definisce “narratore di storia”, e così ha denominato il suo sito e la sua pagina Facebook. Narratore di una microstoria in cui fatti secondari e uomini sconosciuti sono stati portati alla luce.
Il suo primo lavoro risale al 2006 con il saggio La cresta a coltello – Luglio 1943: un paese siciliano nella bufera della guerra, una narrazione dalla struttura di un diario che ha come epicentro Vizzini, una cittadina arroccata su tre colli degli Iblei, cardine della linea di resistenza dell’Asse che andava dallo Ionio a Caltagirone e vertice dell’immaginaria linea gialla che partiva da Pozzallo e divideva il territorio di competenza dell’8a Armata Britannica da quello della 7a americana. Il racconto si sviluppa su circa due settimane, dai primi di luglio al 15, giorno della presa della cittadina da parte delle truppe anglo-americane sbarcate a Capo Passero e Scoglitti. Due settimane cruciali per la storia nazionale e per le dinamiche della guerra nel fronte del Mediterraneo che portarono alla caduta del regime fascista e alla resa dell’Italia. Documenti degli archivi storici dello SME, dello SMA, del NARA e delle associazioni reggimentali britanniche, foto dell’ IWM e private, testimonianze di reduci e di ex bambini hanno ricostruito questa piccola storia in quattro edizioni, ultima delle quali del 2018.
La sua seconda pubblicazione è Uomini e storie del Deposito Munizioni di Vizzini nel 2008, con una seconda edizione nel 2018, una monografia nata dal rapporto d’affetto tra l’autore e quella che fu la sua caserma. Vizzini, 14 agosto 1937, il capo del governo Benito Mussolini visitava il 107° Deposito della Regia Aeronautica, appena attivato dopo due anni di lavori. Fu l’inizio di un rapporto tra il paese verghiano degli Iblei e l’Arma azzurra durato oltre settant’anni, attraverso gli anni del consenso al regime, i tragici giorni della seconda guerra mondiale, il dopoguerra della povertà e della ricostruzione, la guerra fredda (toccando l’apice con la messa in opera della base missilistica di Comiso), il crollo del blocco comunista, le missioni di pace, la sospensione della leva, la chiusura. Dalla voce dei testimoni e dagli scritti dei documenti tratti dall’Ufficio Storico dello S.M.A. e da altri archivi, si racconta la micro storia del Deposito Munizioni di Vizzini nell’ambito della macrostoria dell’Aeronautica Militare. Si raccontano i fatti, ma anche gli uomini che hanno caratterizzato questo ente aeronautico, le vite di valorosi aviatori come il serg. pil. Luigi Cosentino (MAVMM) e il serg. arm. Salvatore Alberghina.
Sempre nel 2008 ha donato al Museo Immaginario Verghiano di Vizzini decine di foto scattate nel territorio durante la seconda guerra mondiale ed ha collaborato per organizzare la mostra, divenuta permanente.
Nel 2011 ha pubblicato il terzo scritto, La battaglia degli Iblei – 9-16 luglio 1943, con una seconda edizione nel 2016, saggio che narra la difesa del contrafforte degli Iblei. orientale della Sicilia, tra il 9 e il 16 luglio 1943, sulle bianche e calcaree cime arrotondate o pianeggiati dei Monti Iblei, punta sud, suoi versanti ripidi e sulle cave scavate dai poveri corsi d’acqua siciliani, sui suoi campi coltivati e suddivisi in terrazzi delimitati da muretti a secco, si sviluppò una dura battaglia tra le avanzanti truppe britanniche appena sbarcate sulle spiagge del golfo di Noto e di Capo Passero, e le truppe italo-tedesche schierate a difesa.
Nello stesso anno ha realizzato una monografia sull’incidente aereo di Licodia Eubea dal titolo e un Millepiedi cadde dal cielo, dove il 23 ottobre 1941 cadde un S.74 della Regia Aeronautica e dove perirono i 4 membri dell’equipaggio e i 26 passeggeri. L’opuscolo è stato stampato dall’Associazione Culturale “Lamba Doria”.
Nel marzo del 2012 arrivava la quinta pubblicazione, facendo un passo indietro di otto decenni: il romanzo storico Pianto Romano – Calatafimi: la battaglia che fece l’Italia. La spedizione dei Mille vista attraverso gli occhi di due giovani: un ligure volontario con Garibaldi e un napoletano arruolato dall’Esercito Borbonico. Un viaggio attraverso la penisola in subbuglio di metà Ottocento, scontrandosi e incontrandosi alla fine sul campo di battaglia del colle di Pianto Romano.
L’ anno successivo usciva il sesto libro, il primo saggio pubblicato con la prestigiosa casa editrice Mursia di Milano: Obiettivo Biscari – 9-14 luglio 1943: dal Ponte Dirillo all’Aeroporto 504. Per la prima volta è raccontata in un testo specifico la battaglia di Ponte Dirillo e dell’Aeroporto di S. Pietro. Sei giorni di guerra che infuocarono il territorio nel triangolo Gela-Vittoria-Biscari nei primi giorni dello sbarco in Sicilia. Ricostruite nei dettagli le azioni belliche e le stragi che insanguinarono Biscari, Vittoria e Comiso.
Nel 2018, col saggio I ragazzi di Santa Venericchia – Il 374° Battaglione nella difesa di Avola scritto in collaborazione con Domenica Di Stefano (anch’essa socia della Lamba Doria), si giungeva alla settima pubblicazione. Con documenti inediti e con le memorie di famiglia di Domenica Di Stefano si narra lo sbarco e la difesa del settore di Avola attaccato dalle truppe angloamericane il 10 luglio 1943, ricostruito su due dimensioni: una più emozionale, umana e introspettiva; l’altra più razionale, ufficiale e asettica.
L’ ottava pubblicazione usciva nell’aprile 2019, sotto il logo della casa editrice di Milano Mursia, dal titolo “L’ assalto dei paracadutisti americani – Sicilia: 9-11 luglio 1943”, che narra sul primo lancio effettuato dall’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale. Le vicende della l’82a Divisione Airborne alla sua prima operazione, i lanci sulla Sicilia del 9-11 luglio 1943. Dopo tre anni dalla cacciata dal continente europeo, gli Alleati vi rimettevano piede attraverso le truppe aviotrasportate, usate per la prima volta con grandi unità al livello di brigata e divisione, in funzione di testa d’ariete delle armate di Eisenhower. Le dinamiche, i personaggi, i retroscena, i sentimenti e le tragedie di questi fatti sono stati ricostruiti attraverso fonti di ogni provenienza: documenti e testi americani, italiani e tedeschi. Alcuni sono inediti, come i Verbali degli interrogatori agli ufficiali del R.E. catturati in Sicilia e rientrati dalla prigionia; altri, come le relazioni e le testimonianze americane e il diario tedesco, probabilmente non sono mai stati utilizzati per pubblicazioni in Italia. Questo saggio è una corsa che dura 16 giorni, sui mezzi e sulle gambe dei paracadutisti americani, inutilmente contrastati dalle truppe italo-tedesche, dal golfo di Gela a Capo Lilibeo. Il saggio è stato pubblicato anche in lingua inglese.
La nona pubblicazione uscita nel giugno 2021 è un libro fotografico, scritto a quattro mani con la professoressa Anna Guarino. Un fondo fotografico eccezionale riesumato dopo otto decenni, custodito gelosamente da Tina Amore e da Anna Guarino, moglie e figlia di Francesco Guarino, segretario del Fascio di Combattimento di Vizzini, una cittadina dell’interno della provincia di Catania. Il valore di questa raccolta di circa 300 fotografie, di cui quasi la metà selezionate per questo testo, sta nella capacità delle immagini di narrare ogni aspetto di quella comunità: l’infanzia, la gioventù, la scuola, il lavoro, le associazioni, le celebrazioni, il tragico finale della guerra. I volti, le figure, i luoghi fissati per sempre, sarebbero scomparsi nell’oblio senza lo scatto del fotografo Ignazio Lentini e senza la conservazione della memoria da parte della famiglia Guarino-Amore. Sei anni di scatti, dal 1937 al 1943, che fanno viaggiare il lettore attraverso il tempo, provocando profonde emozioni.
Lo stesso anno usciva la decima pubblicazione, il secondo romanzo sul Risorgimento, dal titolo L’ eroe di Gaeta – Francesco Saverio Anfora di Licignano. L’ epoca del Risorgimento vista attraverso gli occhi e i sentimenti di un nobile napoletano e ufficiale borbonico. Regno d’Italia, 1861: tra due mondi, quello antico del re Borbone e quello nuovo del re Savoia, un eroe borbonico lotta per riconquistare la vita. Il Regno delle Due Sicilie ha cessato di esistere, cancellato dai cannoni rigati piemontesi, e il re Borbone è fuggito in esilio presso il papa. Francesco Saverio Anfora di Licignano, reduce dall’assedio di Gaeta e dalla prigionia, sceglierà di ritirarsi a vita privata dopo una eroica carriera militare. La sua vita dovrà così riprendere in una Napoli non più capitale di un reame, ma semplice provincia del nuovo Regno d’Italia. Questa è la sua storia.
La Mursia ha ultimamente accettato di pubblicare un saggio sul D-Day in Sicilia, il quale sarebbe la sua undicesima pubblicazione.
Insomma, un socio attivo, un ricercatore attento, un narratore prolifico ed efficace nel saper scovare e raccontare fatti e personaggi che altrimenti sarebbero caduti nell’oblio.
Pagina FB: https://www.facebook.com/ilnarratoredistoria
Dott. Alberto Moscuzza
Presidente Associazione Culturale Lamba Doria